NUTRIZIONE E CRESCITA: L’ALIMENTAZIONE DEL BAMBINO E DELL’ADOLESCENTE

L’alimentazione è uno dei fattori che più incidono sulla crescita, sul rendimento e sulla produttività dell’uomo: è una necessità vitale. La salute dipende da un giusto equilibrio fra i bisogni dell’organismo che variano in funzione di età, sesso, tipo di attività fisica e l’apporto alimentare (sia in termini di calorie che di nutrienti). L’alimentazione insieme a fattori genetici, ormonali ed ambientali, svolge un ruolo determinante durante la crescita somato-psichica del bambino. Per garantire ad un bambino uno sviluppo corretto, è fondamentale fornirgli tutti i nutrienti ma rispettando i suoi reali fabbisogni alimentari, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. Sappiamo che nella primissima infanzia le richieste caloriche sono più alte che nell’età adulta a causa del più elevato metabolismo basale. Tuttavia valutare i fabbisogni nutrizionali del bambino in età evolutiva, non è sufficiente, dato che la corretta alimentazione può essere influenzata da diversi “fattori ambientali”: la famiglia, i coetanei, i mass media, l’aspetto fisico e le mense scolastiche.

I gusti e le abitudini alimentari di genitori e fratelli sono i principali modelli per il bambino.

L’influenza dei coetanei è particolarmente forte durante l’adolescenza, quando i ragazzi desiderano una maggiore indipendenza e sempre più spesso consumano i pasti fuori casa.

I mass media (TV, internet…) con i loro messaggi pubblicitari offrono numerosi prodotti considerati come “gratificazione” per i bambini.

L’adolescenza è il periodo in cui i ragazzi prendono maggiore consapevolezza del proprio corpo, dei cambiamenti fisici e, purtroppo troppo spesso, i modelli da cui restano affascinati sono quelli offerti dai mass-media.

Le mense scolastiche svolgono una grande responsabilità educativa sia dal punto di vista nutrizionale che sociale. Da qui la necessità del supporto di seri professionisti per la preparazione dei pasti, che non possono più essere considerati semplici “piatti da riempire”.

LA VALUTAZIONE DELLO STATO NUTRIZIONALE

La valutazione dell’adeguatezza della dieta (anamnesi alimentare) del soggetto in esame è importante nel primo inquadramento nutrizionale. Altrettanto importante la valutazione dello stato nutrizionale attraverso precisi parametri: peso, altezza, BMI (indice di massa corporea), rapporto massa magra/massa grassa, acqua corporea. La valutazione della composizione corporea, mediante strumentazione (bioimpedenziometro), appare prematura nel bambino e nel ragazzo in età prepuberale.
In età puberale, lo studio dello stato nutrizionale va completato con una serie di esami ematochimici (emocromo, colesterolo totale, ferritina, acido folico e vitamina B12) per valutare l’eventuale necessità di supplementazione all’alimentazione, in caso di carenze.

LE SCELTE ALIMENTARI

L’alimentazione è in grado di influenzare il processo di invecchiamento del nostro organismo, sia quantitativamente, cioè in base al numero di anni da vivere, ma soprattutto qualitativamente nel determinare la qualità della vita. E’ infatti dall’abitudine al corretto stile di vita sano, che comprende una dieta equilibrata e l’attività fisica, che è possibile raggiungere e mantenere negli anni un buono stato di salute. L’adulto utilizza e preferisce i cibi che ha imparato a conoscere ed assumere nei primi anni di vita. Le abitudini alimentari e i gusti si formano prima dell’età adulta e spesso persistono per il resto della vita.

Nelle scelte alimentari bisogna prendere in considerazione: – L’aspetto quantitativo, cioè il fabbisogno calorico e la quantità di cibo necessari durante il giorno – L’aspetto qualitativo, inteso come conoscenza dei principali nutrienti e i cibi che li contengono per comporre in modo equilibrato il menù della giornata

Una dieta equilibrata, a qualsiasi età, deve essere caratterizzata da: – Un corretto apporto calorico giornaliero (da valutare in relazione ad età, sesso, livello di attività fisica del soggetto) – Una grande variabilità per garantire ogni giorno l’apporto di tutti i nutrienti – Una distribuzione corretta delle calorie nella giornata alimentare – Reali obiettivi nutrizionali

Ma cosa si intende per obiettivi nutrizionali? Mi piace pensare che si tratti di “buoni propositi” finalizzati al mantenimento del peso forma e quindi di un buono stato di salute!!! Limitare il consumo di cibi ad alta densità energetica (cibi grassi, cibi con molti zuccheri semplici), cibi preconfezionati, cibi fritti.
Mangiare più frutta e verdura, ma anche legumi perché ricchi di fibre. Fare colazione tutti i giorni: è il pasto più importante della giornata per “accendere” il nostro metabolismo. Evitare i “fuori pasto” da fast-food, ma consumare regolarmente gli spuntini preparati accuratamente a casa (metà mattina e pomeriggio).

Ed ora affrontiamo un problema “spinoso”, ma utile per aiutare i nostri ragazzi a fare scelte alimentari più consapevoli. I principali errori alimentari compiuti dagli adolescenti sono: – Colazione scarsa o inesistente – Consumo frequente di snack preconfezionati e molto calorici – Consumo frequente di bevande dolci e con gas – Scarso consumo di frutta e verdura – Scarsa variabilità delle scelte alimentari – Alternarsi di “abbuffate” e “digiuni”

Le scelte alimentari degli adolescenti sono spesso finalizzate a “farsi accettare dagli altri” e si orientano spesso verso modelli appresi o forse “imposti” dai mass-media. Tutto ciò rischia di condizionare negativamente l’equilibrio nutrizionale dei ragazzi e la loro salute. Se aggiungiamo anche il difficile rapporto che l’adolescente ha con il proprio corpo, ciò che otteniamo è la matrice dei fenomeni negativi nei confronti dell’alimentazione.

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